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n. 1-2 Gennaio-Febbraio 2024I MARTEDI' DELLA PAROLA: 2 aprile 2024 "La perfetta grande Tenda" Eb 9, 1-14IL PANE È IL CALICE: Esercizi spirituali per Educatori, Insegnanti, Amici del Seminario, Associazioni ecclesialiI MARTEDÌ DELLA PAROLAPREGHIERA PER IL CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANOCONTEMPLANDO LE VARE 2024

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LOGOS Il Vangelo del 6 novembre 2022

03-11-2022 21:00

Diocesi di Caltanissetta

Logos - Vangelo della Domenica, Logos 2022,

Dal Vangelo secondo Luca 20,27-38

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20,27-38
 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: "Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello". C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: "Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe". Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

La fede è un atto e una dimensione credente personale, eppure essa non può sussistere se non nella confessione di fede di una determinata comunità – la Chiesa – e in un preciso luogo: la storia. Buona domenica!

+Mario Russotto