37 - Angelo di Speranza - Omelie nella festa di San Michele Patrone di Caltanissetta
Mario Russotto
PREFAZIONE
di Gaetano Canalella …
Desidero innanzitutto ringraziare Sua Ecc. Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, autore della presente raccolta di Omelie per la festa di San Michele Arcangelo, da lui pronunciate nel corso dei ventidue anni di episcopato in questa diocesi, in occasione della celebrazione delle feste dedicate al Santo Patrono della Città episcopale e dell’intera diocesi.
Me lo ha chiesto come parroco della cattedrale di Caltanissetta e, in quanto tale, testimone e custode della devozione dei Nisseni al loro Santo Patrono. Un culto antico, che affonda le sue radici negli scritti dell’antica letteratura giudaica e cristiana e che si diffuse dall’Oriente all’Occidente, dove ebbe la sua culla sul monte Gargano, in Puglia e di qui trasmigrò fino ad estendersi in Normandia, in Islanda ed in Spagna.
La circostanza per la pubblicazione è data dalla celebrazione del 4000 anniversario dell’apparizione dell’Arcangelo Michele al Cappuccino nisseno Fra Giarratana, il quale nelle prime ore dell’8 maggio dell’anno 1625, dalla finestra della sua cella nel convento francescano dell’attuale Viale Regina Margherita (accanto alla chiesa dell’Assunta e inglobato poi nel grande complesso dell’ex ospedale Vittorio Emanuele), vide San Michele che in contrada Sallemi o delle Calcare, con la spada sguainata, impediva ad una appestato l’ingresso in città, dove avrebbe sicuramente diffuso il morbo.
Le omelie di Mons. Mario Russotto si collocano e si leggono meglio nella scia di una continuità nella tradizione degli insegnamenti e dell’azione pastorale dei vescovi nisseni. Sarebbe, infatti, interessante conoscere e raccogliere i testi delle omelie dei suoi sette predecessori, ma a noi basta rilevare che le celebrazioni dei pontificali del 29 settembre e dell’8 maggio sono sempre state l’occasione colta dai vescovi nisseni per rivolgersi all’Arcangelo Michele per implorarlo in favore delle necessità del popolo santo di Dio e di rivolgersi al contempo a tutti i nisseni, ma in particolare ai governanti della città, per richiamarli alle loro responsabilità e al loro impegno per il bene comune.
Un’opportunità per compaginare le varie realtà della città in un’unica direzione e cioè il miglioramento della vita ecclesiale e cittadina. Io stesso sono testimone di questa preoccupazione e ansia pastorale, nonché della grande attenzione alla comunità civile, degli ultimi due nostri vescovi: Mons. Alfredo M. Garsia e Mons. Mario Russotto. Del primo in quanto suo segretario per circa 23 anni e del secondo in quanto parroco della Cattedrale nissena da 19 anni…
