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La leva di Dio per sollevare il mondo

08-12-2020 00:00

Diocesi di Caltanissetta

omelie,

La leva di Dio per sollevare il mondo

La leva di Dio per sollevare il mondo Solennità dell’ImmacolataCaltanissetta – Cattedrale, 8 dicembre 2020 1.      Nelle fauci del male Dal giardino a

La leva di Dio per sollevare il mondo

 

Solennità dell’Immacolata

Caltanissetta – Cattedrale, 8 dicembre 2020

 

1.      Nelle fauci del male

 

Dal giardino alla casa; dal luogo aperto dell’Eden paradisiaco a un luogo di famiglia, un luogo raccolto; dal nascondimento di Adamo, il primo uomo, al turbamento di Maria, la prima donna della nuova ed eterna Alleanza. E se Adamo dichiara di essersi nascosto per paura, Maria dichiara: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la Parola che hai detto”.

 

Dio amava passeggiare nel giardino dell’Eden alla brezza del giorno e lasciarsi accompagnare da questa prima umanità, ma questa umanità si lascia afferrare dalla bramosia del potere, dal desiderio di essere come Dio e quindi agisce in modo opposto al comando di Dio. Non avevano capito, Adamo ed Eva, che Dio non è geloso dell’umanità uscita dalle sue mani, anzi ha voluto questa umanità a sua immagine, e solo nella misura in cui l’uomo e la donna camminano nel solco dell’amore operando scelte di promozione della dignità dell’altro, di tessitura di relazioni che diventano un guardare insieme verso l’orizzonte di Dio, solo così possono diventare come Dio.

 

E invece scelgono di agire in disobbedienza alla parola di Dio che voleva solo il loro bene e così inizia una storia in cui il virus del male si è sempre più insinuato nell’animo degli esseri umani, nelle relazioni, nei rapporti fra uomo e donna, nei rapporti fra nazione e nazione, fra popoli e culture diverse. Il male è andato sempre più dilagando e invece di essere come Dio, l’umanità si è lasciata abbrutire e inghiottire dalle fauci virali del male.

 

2.      Una nuova storia

 

Ma Dio ricomincia da capo e, nella sua infinita pazienza, vuole ritessere una nuova storia dell’umanità, vuole ristabilire un nuovo patto con l’uomo e la donna perché arde dal desiderio di vedere l’umanità a sua immagine perfetta, a sua somiglianza nella santità dell’amore. E questa volta riparte da una donna, quasi per riscattare la donna e la sua dignità quale madre dell’umanità nuova. La ribellione che ha trovato in Adamo si trasforma in adesione in questa donna, Maria, che Dio ha preservato fin dal concepimento da ogni sorta di male e di peccato. Lei, senza macchia alcuna, pur libera di scegliere e di decidere, aderisce a questo incredibile, paradossale progetto di Dio, secondo il quale una creatura, proprio la fragile, debole donna, il cui nome non veniva neanche scritto nei registri dell’anagrafe civile, diventa quella leva con la quale Dio comincia a risollevare l’umanità. Lei sceglie di obbedire a quanto Dio le chiede.

 

E deve farsi schiava, perché Gesù stesso, suo figlio, dirà: “Chi vuol essere il primo sia l’ultimo ed il servo di tutti”. Lei si fa schiava d’amore, di questo impegno misericordioso di Dio e diventa non solo la leva di Dio per sollevare il mondo, ma un celeste piano inclinato per cui il cielo si distende come un velo rigenerante sulla terra attraverso Maria Immacolata, e la terra si eleva, silenziosa, senza far rumore, fino al cielo, grazie a Maria Immacolata.

 

Una Madre ci ha dato, un modello di umanità nuovo, non nella disobbedienza che genera paura e nascondimento, ma nell’adesione a Dio, che genera, pur fra timore e turbamento, gioia e felicità interiore; e da quella interiore felicità si diffonde una luce di grazia, sorge l’aurora del giorno senza tramonto. Noi siamo figli di questa Madre nella misura in cui aderiamo alla Parola di Dio, nella misura in cui, attraverso la nostra testimonianza, giorno dopo giorno, permettiamo a Dio di nascere ancora nella nostra carne, facendoci madri e padri di Dio nella storia.

 

3.      Risposta d’amore a Dio nel servizio

 

Questo è il compito storico che da oltre un secolo svolge, nel silenzio, un’Associazione che è antica ma sempre giovane, quale l’Azione Cattolica Italiana, un’Associazione di uomini e donne che hanno sempre creduto alla possibilità di essere risposta d’amore a Dio nel servizio alla Città degli uomini e delle donne per divenire sua somiglianza nella storia, un’Associazione di uomini e donne che, pur immersi nel sociale, nel temporale, hanno puntato decisamente alla santità, nella politica, nell’impegno culturale, nell’impegno professionale e familiare, divenendo addirittura, questi uomini e donne, maestri di ecclesialità incarnata nella storia per Vescovi e preti.

 

Alla scuola di questi laici abbiamo sempre più compreso gli interrogativi dell’umanità, i turbamenti del mondo e abbiamo sempre più capito che solo chi è innamorato di cielo può amare la terra, solo chi si volge decisamente a Dio, come Maria, può abbracciare e amare il mondo come Dio lo ha amato, fino a consegnare il Figlio suo.

 

Ci guidi Maria Santissima, la Tutta Pura, l’Immacolata, a vivere quanto abbiamo chiesto al Signore nella preghiera di colletta, a vivere cioè decisamente la santità dell’amore con pienezza nel mondo. Sia lodato Gesù Cristo!

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